Per il primo appuntamento del ciclo di incontri Lezioni di Meraviglia Andrea Colamedici e Maura Gancitano incontreranno La Rappresentante di Lista, straordinario duo queer pop composto da Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina. Insieme affronteranno ciò che sembra inaffrontabile: l’apparente mancanza di senso dell’esistenza.

Per il primo appuntamento del ciclo di incontri Lezioni di Meraviglia Andrea Colamedici e Maura Gancitano incontreranno La Rappresentante di Lista, straordinario duo queer pop composto da Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina. Insieme affronteranno ciò che sembra inaffrontabile: l’apparente mancanza di senso dell’esistenza.

La Rappresentante di Lista (LRDL) è un progetto che nasce nel 2011 dall’incontro tra la cantante Veronica Lucchesi e il polistrumentista Dario Mangiaracina. LRDL ha pubblicato quattro dischi, l’ultimo dei quali “My Mamma” è legato a filo diretto con il primo romanzo (quasi) omonimo “Maimamma”. Dopo aver calcato centinaia di palchi in tutta Italia, LRDL ha partecipato a due edizioni del Festival di Sanremo: il primo con “Amare” (certificata disco di Platino), il secondo con “Ciao Ciao” (certificata Triplo disco di Platino).

Lezioni di Meraviglia, il ciclo di incontri a cura di Andrea Colamedici e Maura Gancitano, prosegue con Willie Peyote, rapper e cantautore torinese, classe 85. Insieme affronteranno ciò che sembra inaffrontabile: l’apparente mancanza di senso dell’esistenza.

Willie Peyote, pseudonimo di Guglielmo Bruno, nasce a Torino nel 1985 da padre torinese di Barriera e madre biellese ed è considerato una delle figure più interessanti e innovative della scena Indie italiana contemporanea.
Il suo nome d’arte unisce Wile E. Coyote con il peyote, pianta allucinogena proveniente dall’ America settentrionale. Willie è un riferimento al suo vero nome, Guglielmo.

Come si fa a coltivare la meraviglia quando si affrontano tempi bui? L’incontro tra Tlon e Vinicio Capossela – a partire dal disco “Tredici canzoni urgenti” – vuole dare voce all’urgenza di interpretare i problemi più stringenti del momento storico che stiamo vivendo, attraverso le vie della filosofia e della musica che insieme possono affrontare ciò che sembra inaffrontabile: l’apparente mancanza di senso dell’esistenza. Di fronte a campionario di mali che abbiamo quotidianamente davanti ai nostri occhi ma che – schiacciati dall’incessante berciare della società della performance – non riusciamo più a vedere, a sentire, a capire, cosa possiamo fare come essere umani? La meraviglia, che è sempre anche terrore, può essere una via per non abituarsi all’orrore e per capire come posizione assumere in un mondo che crolla.