La nuova edizione della rassegna "Dialoghi sul Diritto", organizzata dalla Società editrice il Mulino in collaborazione con Fondazione Musica per Roma, è dedicata al tema "Non solo diritti. 75 anni di Costituzione", guidati dalle parole di Piero Calamandrei: “La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. Bisogna metterci dentro la propria responsabilità”. Tutti gli incontri sono introdotti e moderati da Alfonso Celotto, professore ordinario di Diritto Costituzionale all'Università di Roma Tre, e accompagnati dalle letture di Gaia Messerklinger. Con Fabrizio Barca, ora co-coordinatore del Forum Disuguaglianze Diversità, affronteremo il tema dei "Doveri e compiti costituzionali", a partire dall'art. 3 della Costituzione; con Giulio Tremonti, Senatore della Repubblica, quello dei "Doveri e diritti nell'età della de-globalizzazione" a partire dall'art. 1 della Costituzione; Enzo Cheli, vice-presidente onorario della Corte Costituzionale, darà, invece, una panoramica ampia e completa dei "Doveri costituzionali" a partire dall'art. 2 della Costituzione; il viaggio nel testo costituzionale di questa rassegna, nell'anno del suo settantacinquesimo compleanno, si conclude con Silvia Salis, ex atleta olimpionica ora Vice Presidente del C.O.N.I., e l'incontro su "Lavoro, donne, inclusione" a partire dall'art. 4 della Costituzione.
A partire dall’art.3 della Costituzione
con Fabrizio Barca
Introduce e modera Alfonso Celotto
con letture di Gaia Messerklinger
«È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese». Per realizzare un diritto massimo, i costituenti hanno indicato alla Repubblica nel suo insieme un “compito”, un dovere. I provvedimenti più avanzati in tema di giustizia sociale e libertà sostanziale hanno trovato in questo articolo il loro ancoraggio. Ma la cultura egemone e il cambiamento tecnologico sfidano questo principio. Insieme a Fabrizio Barca scopriremo perché e come rinnovarlo.
Fabrizio Barca, statistico ed economista, è stato dirigente di ricerca in Banca d’Italia e di politica pubblica nel ministero dell’Economia e delle Finanze, presidente del Comitato Ocse Politiche territoriali e ministro per la Coesione territoriale nel governo Monti. È co-coordinatore del Forum Disuguaglianze Diversità.
A partire dall’art. 1 della Costituzione
con Giulio Tremonti
Introduce e modera Alfonso Celotto
con letture di Gaia Messerklinger
Secondo il primo articolo della nostra Carta, «la sovranità appartiene al popolo». Dopo decenni di globalizzazione, questa asserzione ha un significato diverso da quello che poteva avere nel 1948. Insieme a Giulio Tremonti leggeremo la Costituzione alla luce delle crisi del mondo globalizzato (dal cambiamento climatico alla guerra) e delle crisi causate dagli opposti tentativi di deglobalizzazione, condotti talvolta proprio nel nome della «sovranità». Temi che ci costringono a una nuova analisi dei doveri e diritti costituzionali, per comprendere le sfide e le possibilità di un nuovo mondo, fatto di frontiere digitali e guerre globali, emergenze planetarie e mutamenti sociali.
Giulio Tremonti, avvocato e professore universitario dal 1974, ha ricoperto numerosi incarichi pubblici, in Italia e all’estero. Attualmente è Deputato, Presidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari.
A partire dall’art.2 della Costituzione
con Enzo Cheli
Introduce e modera Alfonso Celotto
con letture di Gaia Messerklinger
«La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale». La Costituzione non è solo impregnata di diritti, si innerva sui doveri fondamentali, che sono presupposto e condizione essenziale della democrazia: basti pensare al dovere al voto, al dovere militare, al dovere fiscale. Responsabilità non sempre popolari ma essenziali per la convivenza civile e per la democrazia. Insieme a Enzo Cheli faremo un viaggio insolito: dentro ai doveri costituzionali.
Enzo Cheli, già professore di Diritto costituzionale e Diritto dell’informazione e della comunicazione, è membro dell’Accademia dei Lincei e vicepresidente emerito della Corte costituzionale. E’ stato presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni dal 1998 al 2005.
A partire dall’art.4 della Costituzione
con Silvia Salis
Introduce e modera Alfonso Celotto
con letture di Gaia Messerklinger
«La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società». Secondo la Costituzione il lavoro non è solo un diritto, ma anche un dovere, nella misura in cui ciascun cittadino ha il dovere di contribuire alla crescita e al benessere della Repubblica. Le donne alle stesse condizioni degli uomini, come ci dice l’art. 51 Cost.: «la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini». Ne parleremo insieme a Silvia Salis.
Silvia Salis, ex atleta olimpionica, è ora Vice Presidente del C.O.N.I.