Prosegue nel 2024 Contemporanea, la stagione della Fondazione Musica per Roma all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone dedicata alla musica contemporanea, una rassegna di concerti molti dei quali avranno protagonista il PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble, la formazione diretta da Tonino Battista dedicata esclusivamente all’esecuzione del repertorio musicale composto dal secondo dopoguerra a oggi. In programma, oltre all’esecuzione di musiche di grandi maestri del passato e opere di nuovi compositori, il progetto "Newborn" con Roberto Negro, Michele Rabbia e l’Ensemble Intercontemporain e la nuova creazione di Mimmo Cuticchio "Histoire du Soldat" di Igor Stravinskij.
Ludus Gravis è un ensemble di soli contrabbassi nato dal sodalizio artistico fra Daniele Roccato e Stefano Scodanibbio. Fin dal suo debutto nel 2010 ha rappresentato un’autentica novità nel panorama musicale contemporaneo attirando l’attenzione di compositori fra i più riconosciuti e ricevendo inviti da molti prestigiosi festival musicali europei.
I numeri sono sempre stati al centro della musica. Perché “2” allora e perché mai “+” ? 2 sono i musicisti di questo concerto, accompagnati da una dimensione “espansa”, garantita da un utilizzo massiccio e strutturale dell’elettronica, in tempo reale e differito. Nell’ideazione del programma abbiamo pensato di mettere insieme le esperienze e le collaborazioni che ci hanno segnato di più negli ultimi anni.
Una serie di lavori che hanno in comune una procedura anomala, fatta di lavoro “insieme” al compositore, che dovrebbe essere il percorso ideale e virtuoso del fare musica. Cioè farla “sul campo”, sporcandosi mani e piedi. Insieme. La circolarità di questo concerto rivela dunque una dimensione numerica, fatta di suoni, di musiche, di gesti, di parole. Il nostro sodalizio trentennale ha tratto linfa vitale dalla tecnologia e ci ha portato a concepire progetti visionari e avventurosi. Sempre al servizio della musica, sempre col desiderio di stupire e di trasmettere emozioni. Questo, probabilmente, è il “+”.
l Maestro “storico” di questa terna di compositori è l’ungherese Peter Eötvös (accademico di Santa Cecilia e compositore e direttore d’orchestra tra i più acclamati al mondo). I due compositori più giovani sono Francesco Antonioni e Francesca Verunellli, entrambi molto affermati a livello internazionale e vincitori di prestigiosi premi.
Di Luigi Nono ricorre nel 2024 il centenario dalla nascita: non poteva mancare un tributo alla figura di questo importantissimo musicista, compositore e intellettuale del ventesimo secolo. Il brano presentato in questa occasione è un celebre duo di violini che si muovono nello spazio teatrale. Nicola Sani, membro della Fondazione Archivio Luigi Nono, è tra i compositori della scena musicale contemporanea italiana e internazionale, che meglio ha ereditato e assimilato la lezione di Nono. Due dei suoi lavori, scritti in periodi differenti e testimoni dell’evoluzione estetica e stilistica del compositore, completano questo interessantissimo programma.
Roberto Negro – pianista e compositore incline ad articolare in modo innovativo lirismo e astrazione all’interno di progetti interdisciplinari che trascendono i generi – si muove da una decina di anni ai confini tra il jazz moderno, l’improvvisazione e la sfera musicale contemporanea sviluppando un universo personale tanto affascinante quanto difficile da incasellare.
Quasi a rimarcare questa “eccentricità” e ad affermare definitivamente la peculiarità della sua ricerca, firma oggi Newborn, un ambizioso progetto orchestrale che propone un incontro inconsueto tra un trio di improvvisatori – lo stesso Negro, Michele Rabbia (elettronica, percussioni) e Nicolas Crosse (contrabbasso) – e i musicisti di una formazione da camera: l’Ensemble intercontemporain.
L’Histoire du Soldat, è la nuova creazione dell’Associazione Figli d’Arte Cuticchio. Una “favola” che pone a confronto la malefica azione del Diavolo con il candore di un ingenuo Soldato che desidera solamente passare i quindici giorni di licenza con la madre e la fidanzata, nel proprio borgo natio; il giovane porta con sé un vecchio violino, che fa risuonare con passione e sentimento. Mentre si sviluppa la trama di un racconto denso di poesia, le vibrazioni della voce di Cuticchio e le variazioni della sua espressività si intrecciano con le cadenze del “cuntu”. Il tutto si intreccia con il fascino delle musiche eseguite dal Parco della Musica Contemporanea Ensemble (PMCE) che amplificano la magia di uno spettacolo davvero efficace.