Contemporanea è la rassegna di concerti, costante e aggiornata, che vuole portare all’attenzione del pubblico alcune delle esperienze più vitali del pensiero artistico attuale. Al centro della stagione il PMCE − Parco della Musica Contemporanea Ensemble − diretto da Tonino Battista. Con una formazione ad assetto variabile, che va dalla performance di solisti fino al Large Ensemble e alla Sinfonietta, il PMCE è in grado di interpretare e trasmettere la diversa e molteplice ricchezza della musica di oggi, compresa l’esperienza elettroacustica, senza mancare di confrontarsi con successo con il repertorio dei classici e di altre musiche.
Ospite del Festival ArteScienza 2023, il PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble porterà in scena sei lavori strumentali di tre compositrici: Kathrin Angela Denner, Katharina Roth e Giulia Lorusso, che vantano la data di nascita tra il 1986 e il 1990. La collaborazione del PMCE con il Festival si rinnova da qualche edizione e consolida una formula dal duplice contributo: un seminario aperto agli studenti dei conservatori e il concerto vero e proprio.
La presenza sul territorio di un organismo come il PMCE e di una istituzione, la Fondazione musica per Roma, che dedica alla musica del nostro tempo un considerevole numero di eventi durante l’anno, è di un’importanza capitale e ambisce a costituire un punto di riferimento particolarmente utile a tutti coloro che studiano a qualsiasi titolo le discipline musicali e che, attraverso le proposte del PMCE, hanno modo di confrontarsi con il mondo del professionismo specialistico riguardante lo studio e l’interpretazione della musica di oggi.
Il seminario è dedicato agli studenti e intende mettere a fuoco le caratteristiche dei brani e le problematiche interpretative ad essi correlate, facendo ricorso ad esplicitazioni con estratti eseguiti dal vivo e a riferimenti alle partiture. Sarà interessante ascoltare il punto di vista personale delle compositrici, presenti in sala, sulle proprie composizioni.
Il Romaeuropa Festival insieme al Parco della Musica Contemporanea Ensemble, diretto da Tonino Battista, omaggia i 70 anni del compositore Giorgio Battistelli con una esclusiva esecuzione della sua celebre “L’imbalsamatore – Monodramma giocoso da camera”. Un monologo feroce – per l’occasione diretto e interpretato da Massimo Popolizio – in cui il protagonista Miscin, addetto al periodico restyling della salma di Lenin nel mausoleo della Piazza Rossa, cerca di restituire al suo capo un aspetto umano grazie a un nuovo farmaco che dovrebbe conferire alla salma elasticità e morbidezza. La compagine cameristica che accompagna l’uomo commenta con sarcasmo il suo muoversi tra tavolino, lavamani, salma, bottiglie di vodka e alambicchi fumanti.
Tra i compositori contemporanei più rilevanti in Italia e nel mondo, Battistelli ha fondato nel 1972 il gruppo di improvvisazione Edgar Varèse e il gruppo strumentale Beat 72. È stato direttore artistico di alcune delle più importanti istituzioni nazionali, tra cui dell’Orchestra di Toscana, dell’Accademia Filarmonica di Roma, della Biennale Musica di Venezia, della Fondazione Arena di Verona, del Teatro dell’Opera di Roma e dal 2021 dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento.
Il Romaeuropa Festival insieme al Parco della Musica Contemporanea Ensemble, diretto da Tonino Battista, omaggia i 70 anni del compositore Giorgio Battistelli con una esclusiva esecuzione della sua celebre “L’imbalsamatore – Monodramma giocoso da camera”. Un monologo feroce – per l’occasione diretto e interpretato da Massimo Popolizio – in cui il protagonista Miscin, addetto al periodico restyling della salma di Lenin nel mausoleo della Piazza Rossa, cerca di restituire al suo capo un aspetto umano grazie a un nuovo farmaco che dovrebbe conferire alla salma elasticità e morbidezza. La compagine cameristica che accompagna l’uomo commenta con sarcasmo il suo muoversi tra tavolino, lavamani, salma, bottiglie di vodka e alambicchi fumanti.
Tra i compositori contemporanei più rilevanti in Italia e nel mondo, Battistelli ha fondato nel 1972 il gruppo di improvvisazione Edgar Varèse e il gruppo strumentale Beat 72. È stato direttore artistico di alcune delle più importanti istituzioni nazionali, tra cui dell’Orchestra di Toscana, dell’Accademia Filarmonica di Roma, della Biennale Musica di Venezia, della Fondazione Arena di Verona, del Teatro dell’Opera di Roma e dal 2021 dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento.
Eseguito da Ensemble Moderne Fantasie Meccaniche è dedicato a tre acclamati compositori contemporanei che nel corso della loro carriera hanno attraversato come borsisti la prestigiosa Accademia di Cultura Tedesca Villa Massimo prima di imporsi all’attenzione internazionale per la loro originalità. Il programma prevede l’esecuzione di Karakuri – Poupée mécanique, brano per voce ed ensemble di Ondrej Adámek (compositore ceco conosciuto per il suo approccio sperimentale alla musica elettronica e acustica), Fantaisie Mécanique di Unsuk Chin (compositrice sud coreana, riconosciuta internazionalmente tra i maggiori talenti della sua generazione) e Hors d’œuvre di Vito Žuraj, brano per ensemble e chef che sarà eseguito con la straordinaria partecipazione dello chef tedesco, due stelle Michelin, Daniel Gottschlich (conosciuto anche per la sua partecipazione alla versione tedesca del format televisivo Master Chef). La serata prosegue con Xerrox Vol. 4 di Alva Noto.
L’icona della musica elettronica Alva Noto (Carsten Nicolai) torna al Romaeuropa Festival in veste inedita al fianco dell’Ensemble Modern per presentare la quarta parte del suo progetto “Xerrox”. Un’opera strumentale arrangiata appositamente per l’ensemble e commissionata per il Frankfurt Positionen 2021. Musica, video e installazioni luminose concorrono alla creazione di un’esperienza unica basata sul concetto di replicazione digitale del materiale sorgente.
Il percorso che il Romaeuropa Festival, insieme al PMCE, dedica alla musica contemporanea italiana prosegue con un omaggio a Fausto Romitelli a circa vent’anni dalla sua scomparsa. Tra gli autori più innovativi e lungimiranti della musica nostrana, Romitelli ha incarnato i processi di destrutturazione del linguaggio classico, la nozione di mixing, la commistione dei linguaggi, la capacità di spaziare tra stimoli e approcci differenti. Vincitrice del Premio Abbiati, tra i più importanti premi d’Italia dedicati alla musica d’Arte, “An index of Metals”, la sua più celebre composizione, eseguita dal PMCE diretto da Tonino Battista, si ispira ad un dipinto di Roy Lichtenstein nel quale una ragazza sta annegando tra i flutti di un mare freddo e incolore. Quel liquido è per Romitelli metallo liquido, materia informe che gradualmente assorbe la ragazza nel mondo delle macchine. Il risultato sono cinquanta minuti di video-opera per soprano, ensemble, strumenti elettronici e videoproiezione, una fusione di sonorità differenti, di musica colta e pop, il cui risultato non accademico mostra ancora la sua originalità.
Musiche di Salvatore Sciarrino, Franco Donatoni, Allain Gaussin, Pierre Boulez, Vito Palumbo*, Bastien David*
L’ensemble parigino, una delle compagini più prestigiose e punto di riferimento della scena internazionale, fondato e diretto per anni da Pierre Boulez, propone un concerto acustico, percorrendo tre generazioni di compositori francesi e italiani. Un concerto per certi versi ‘classico’, interamente orientato alla complessa scrittura musicale contemporanea.
«La scelta di orientarmi nettamente verso elettronica performativa mi ha portato a prendere parte a una serie di progetti, a collaborare con altri artisti con una apertura un po’ coraggiosa, e anche un po’ rischiosa, su altre grammatiche musicali. Ecco, a un certo punto avevo voglia di fissare questo mio percorso con un progetto discografico» ha dichiarato Matteo Franceschini presentando il suo album “Gravity”. Classe 1979, perfezionatosi all’IRCAM e pubblicato da Ricordi – Universal Music Publication, il compositore si è imposto con il nome Tovel all’attenzione internazionale, conquistando il plauso di pubblico e critica e affermandosi come uno dei compositori più interessanti della sua generazione. «Come Tovel rilancio la figura dell’autore/interprete.
L’idea nasce dalla mia esigenza di disegnare il mio personale aspetto estetico, sperimentare nuovi aggiornamenti linguistici, evoluzioni tecniche e originalità. Il mio coinvolgimento diretto e dal vivo con altri musicisti diventa quindi l’espressione del mio atto creativo». Per la prima volta al REF con “Gravity” il compositore mescola suoni acustici di pianoforte, sassofono e archi, intrecciandoli alle esplosioni di sintetizzatori modulari, dando vita a una performance live inedita e intensa, un racconto musicale ipnotico, trasfigurato e abbagliante.
Direttore Filippo Cangiamila
Musiche di Paul Hindemith, Florence Smith, Lorenzo Ferrero, Nicki Pipita*, Fabrizio Nastari*, Amleto Lacerenza
La Banda dell’Esercito Italiano rappresenta una realtà importante che, oltre al suo ruolo di alta rappresentanza istituzionale, offre un prezioso contributo sul piano strettamente musicale. Il suo repertorio affianca trascrizioni o composizioni desunte dalla tradizione militare con nuovi lavori scritti per orchestra di fiati, contribuendo pertanto alla creazione musicale contemporanea. Il programma del concerto comprende brani di grandi autori del Novecento musicale di raro ascolto oltre a due prime esecuzioni assolute.
Musiche di Ondrej Adàmek
Il programma propone alcuni lavori rappresentativi del compositore ceco Ondrej Adàmek. Le sue composizioni si alimentano di una incessante ricerca di particolari tecniche esecutive e combinano gli strumenti tradizionali con strumenti da lui stesso ideati, in una prospettiva acustica o elettroacustica. Il concerto si svolge al termine del workshop di composizione De Musica.
Proiezione del film muto di Fritz Lang (1927) appena restaurato dalla Cineteca di Bologna con l’esecuzione dal vivo della realizzazione sonora elettroacustica composta dal collettivo Edison Studio. Un’occasione imperdibile per rivedere il capolavoro dell’espressionismo cinematografico tedesco, con le performance improvvisative del gruppo dedito alla realizzazione della musica per film muto più importante della scena italiana, al suo nuovo lavoro di sound art.
Musiche di Guido Baggiani
L’ensemble di riferimento del Parco della Musica di Roma in uno dei concerti dedicati ai soci storici di Nuova Consonanza. Guido Baggiani, compositore nel solco della tradizione strutturalista, aperto all’esperienza elettronica e vivace figura di docente ed intellettuale.
Una coproduzione Fondazione Musica per Roma – Nuova Consonanza
Prosegue il Progetto di coinvolgimento di alcuni tra i migliori studenti dei conservatori del territorio già intrapreso dal PMCE nello scorso anno. Il compositore scelto per l’appuntamento di fine d’anno è Louis Andriessen (1939-2021), uno tra i più eclettici compositori europei affascinato da Stravinsky e dal minimalismo americano.