Home Produzioni Suite For Tina Modotti
Il progetto del vulcanico sassofonista Francesco Bearzatti dedicato a Tina Modotti diventa un disco della Parco della Musica Records. Emigrante, operaia, attrice, fotografa nel Messico degli anni venti, antifascista, militante nel movimento comunista internazionale, perseguitata ed esule politica, Tina Modotti ha fotografato tutti i volti più celebri della rivoluzione messicana e non solo. È partita da Udine e ha scoperto l’arte sociale negli Stati Uniti e soprattutto in Messico, usando il mezzo fotografico come strumento d’indagine e denuncia sociale, e le sue opere, comunque realizzate con equilibrio estetico, assumono di frequente una valenza ideologica importante: esaltazione dei simboli del lavoro, del popolo e del suo riscatto (mani di operai, manifestazioni politiche e sindacali, falce e martello).
Non è un caso che Francesco Bearzatti, erede di una pluralità di tradizioni musicali e culturali, dedichi alla figura di Tina Modotti un progetto, un quartetto appena messo in piedi che rievoca la figura rivoluzionaria e sovversiva dell’artista la cui opera fu messa al bando dal maccartismo negli Stati Uniti, sopravvivendo però in Messico e riuscendo a sfondare ma non ancora come meriterebbe in Europa. Bearzatti rivolge a lei una suite jazz incalzante, una musica moderna che ben si sposa con le sperimentazioni più ardue, con terreni vicini all’avanguardia senza essere mai troppo ostici per chiunque li ascolti. Quel che più sorprende sono le scintille di gioia, l’energia strabordante che proviene dalle viscere dei quattro musicisti coinvolti anima e corpo. L’interplay è perfetto, la genialità dei quattro, le cui caratteristiche sono differenti e anche distanti, assicura una musica diretta e spontanea.
Attirato irresistibilmente dai processi musicali liberi e mutevoli, Francesco Bearzatti ha trascorso l’infanzia nella provincia friulana. Con i coetanei ha condiviso i primi amori musicali, ascolti da rockettaro vero: Led Zeppelin, Deep Purple, poi è arrivato il punk dei Ramones, Sex Pistols e tutti gli altri. Diplomato in clarinetto al conservatorio di Udine approfondisce gli studi a New York, dove ha modo di incontrare anche George Coleman. Ha inciso molti dischi come sideman e diversi da leader. (Tra i più recenti: “Virus” e “Hope” con il Bizart Trio, “Stolen Days” con i Sax Pistols, “Kaleido” con Gianluca Petrella e “Etait de fait” con Aldo Romano).