Dopo “Intervals I”, Franco D’Andrea pubblica con la Parco della Musica Records “Intervals II”. “Intervals I” e “Intervals II” sono i due episodi del progetto discografico dell’ottetto jazz di D’Andrea, incentrato sulla particolare combinazione di intervalli o da singoli intervalli da cui scaturiscono improvvisazioni collettive. L’ottetto, composto da Andrea Ayassot, Daniele D’Agaro, Mauro Ottolini, Aldo Mella, Zeno De Rossi, Enrico Terragnoli e Luca Roccatagliati, in arte Dj Rocca, segue in modo estremamente rigoroso la logica intervallare trascinandoci in un unico mondo sonoro, coerente e unitario, capace di raccogliere la molteplicità di mondi visitati da Franco D’Andrea durante la sua lunga carriera. “Intervals” è il culmine di una ricerca che dura da decenni. Una ricerca che non produce risposte, ma ogni volta nuovi quesiti e nuove esplorazioni.
Esso racchiude in un unico mondo sonoro, coerente e unitario, i molti mondi visitati da Franco D’Andrea nel corso della sua lunga carriera. Mondi a volte poco frequentati nel corso degli anni, come quello dell’elettronica, ma rimasti nella memoria. Ed è rivelatore che l’esito di tanto viaggiare sia un’indagine serrata sull’elemento più piccolo dell’organizzazione musicale: l’intervallo. L’elemento minimo in grado, sia dal punto di vista armonico che melodico, di caratterizzare e orientare la sonorità di un brano. Quindi, un’indagine e una sperimentazione sul suono che coinvolgono in un tutt’uno ogni parametro musicale: le altezze, il timbro, il ritmo. Il secondo volume raccoglie brani registrati durante le prove per il concerto del 21, tenutesi lo stesso giorno del concerto e il giorno precedente. Rispetto al concerto, si ha la sensazione di trovarsi di fronte a piccoli episodi chiusi nei quali l’ottetto suona seguendo in modo estremamente rigoroso la logica costruttiva intervallare, quasi fossero altrettanti piccoli studi su un determinato intervallo o su una determinata combinazione intervallare.
La scelta di pubblicare le registrazioni separatamente in due volumi e in due diversi momenti nasce proprio dal diverso carattere delle due session, oltre che dalla considerazione che una musica così impattante, dirompente e potente abbia bisogno di tempo per essere interiorizzata. Accanto a brani più strutturati, i cavalli di battaglia di D’Andrea, che pur nascono in un ambito intervallare ristretto e caratterizzante, ci sono brani totalmente improvvisati basati su un singolo intervallo o su una coppia di intervalli. In essi ogni musicista utilizza l’intervallo o la coppia di intervalli come base per l’improvvisazione tematica generando sviluppi melodici, riff e contrappunto improvvisato.