Il festival di jazz e musiche improvvisate, Una striscia di terra feconda, nato nel 1998, giunge nel 2023 alla ventiseiesima edizione ed è organizzato dall’associazione Teatro dell’Ascolto, in coproduzione con la Fondazione Musica per Roma. I concerti si svolgono nella Casa del Jazz e all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, mentre altrettanto significative sono le produzioni pensate ad hoc per Civitavecchia nello splendido spazio della Cittadella della Musica, in collaborazione con ATCL. Inoltre, concerti saranno realizzati a Ostia presso il Teatro del Lido e nello Spazio Rossellini. I direttori artistici Paolo Damiani e Armand Meignan difendono da sempre e valorizzano con convinzione il jazz europeo, la rassegna infatti è dedicata esclusivamente ad artisti italiani e francesi spesso invitati a suonare insieme; Nel 2023, la presenza di personalità provenienti dal teatro come Sonia Bergamasco, Peppe Servillo, David Riondino, Maria Laura Baccarini testimoniano la volontà di valorizzare gli incontri tra Letteratura e Musica; molte le produzioni originali, come lo straordinario nuovo trio di Enrico Rava, e le formazioni dirette da Daniele Roccato e da Gianluigi Trovesi, il nuovo quartetto del chitarrista Francesco Diodati con Benoit Delbecq al pianoforte, il trio di Maria Pia De Vito, il duo tra Javier Girotto e il pianista francese Jean Pierre Como.
Altri punti fermi del festival sono il PREMIO SIAE, in collaborazione con Musica Jazz, e la RESIDENZA D’ARTISTA, i cui protagonisti sono i vincitori del bando nazionale emanato da Midj.
Una striscia di terra feconda, si caratterizza inoltre per la sinergia tra partner pubblici: Ministero della Cultura, Comune di Roma, Regione Lazio, Fondazione Musica per Roma, l’Institut Français, l’Ambasciata di Francia a Roma attraverso la Fondazione Nuovi Mecenati, SIAE, Midj, l’INPS fondo PSMSAD. E inoltre: I-Jazz, AJC, CNM, SACEM, SPEDIDAM, ADAMI.