Youssou N’Dour

Sabato 05 Luglio 2008
h. 21:00
Youssou N’Dour

Fondazione Musica per Roma presenta

Un grande concerto all’insegna della World Music animerà la Cavea per la stagione di Luglio Suona Bene 2008.
Youssou N’Dour, il cantante senegalese re del mbalax, torna a Roma per presentare il nuovo album Rokku Mi Rokka (Give And Take), con il quale prosegue il viaggio nelle tradizioni della sua terra cominciato con Nothing’s In Vain e Egypt (2004) con il quale ha ottenuto il Grammy Award per la World Music. Per il musicista senegalese la musica è un vero e proprio stile di vita, che utilizza per trasmettere un messaggio in grado di essere compreso da chi ha la forza e la volontà di afferrarlo. Mescolando ritmi africani, caraibici e pop, Youssou N’Dour non si è mai ancorato ad un unico stile ma si è evoluto continuamente, cercando la perfetta unione tra la tradizione della sua terra e il panorama contemporaneo. Conosciuto soprattutto per aver cantato, prima di utilizzare il francese, prevalentemente in Wolof, una lingua senegalese, si è sempre impegnato sul versante sociale in lotte importanti per la sopravvivenza del suo popolo, contro la siccità, l’apartheid, la schiavitù, l’AIDS. Per il suo impegno è stato nominato ambasciatore dell’UNICEF.
Youssou N' Dour è il musicista africano più conosciuto dal pubblico del rock che ha scoperto il fascino della sua voce grazie alle collaborazioni con Sting, Peter Gabriel, Paul Simon, Neneh Cherry.
Youssou N’Dour è nato il primo ottobre del 1959 nella Medina, uno dei quartieri storici di Dakar, in una famiglia di griots - i cantastorie, personaggi chiave della cultura africana. "Sono nato con il dono del canto: ho una missione da compiere" racconta lui e infatti già a 16 anni, dopo una breve parentesi di scuola d'arte di Dakar, ha cominciato a cantare tutte le sere al Miami, il club più alla moda di Dakar. "Quando ho iniziato a cantare, altri paesi africani come il Ghana o la Nigeria avevano cominciato a sviluppare la loro tradizione di musica moderna. In Senegal invece fino a tutti gli anni sessanta la musica alla moda era rimasta quella cubana di Johnny Pacheco. Mentre noi volevamo cantare nella nostra lingua wolof. Insieme con la Star Band ho creato una musica, il Mbalax, che in lingua wolof indica il ritmo che proviene da un tamburo chiamato Mbeung Mbeung. A Dakar quando dicono "è molto Mbalax", vuol dire che ha un ritmo forte e distinto. Ai tamburi viene dato il nome collettivo Sabars e formano la base del Mbalax. Tra questi il tama è il tamburo che invita alla danza ( con Youssou N' Dour suona dal 1977 il miglior suonatore di tama del Senegal, Assane Thiam). Nei gruppi tradizionali possono esserci fino a dieci tamburi. Ho inventato questo stile moderno che però i Senegalesi hanno subito riconosciuto come la loro musica”.