Fondazione Musica per Roma presenta
Promosso dal Comune di Roma Assessorato alle Politiche Culturali
Tutto il Novecento è stato attraversato da un confine netto e altero tra la cosiddetta musica colta e la cosiddetta musica di intrattenimento o di consumo. Dalla Scuola di Francoforte a Bloch la condanna della musica popolare moderna è stata unanime; persino il jazz veniva visto come pura merce da consumare. Oggi le carte sembrano ormai essersi definitivamente rimescolate, senza tuttavia che i confini tra arte popolare e arte colta siano davvero caduti. Grandi compositori contemporanei hanno sfidato barriere e steccati, autori di musica “popolare” vengono riconosciuti come artisti a tutti gli effetti. Che significato dare, allora, a questa distinzione ancora corrente nel linguaggio e nella mentalità comuni? Questa tavola rotonda mette a confronto filosofi-musicisti, filosofi della musica e alcuni protagonisti di maggior richiamo del panorama musicale italiano.