Fondazione Musica per Roma presenta
I sistemi robotici sviluppati negli ultimi anni hanno incontrato considerevoli difficoltà per quanto riguarda il loro inserimento nella vita quotidiana di categorie anche molto diverse di utenti. Le ragioni di questa contrastata assimilazione dei sistemi dotati di intelligenza artificiale da parte degli utenti sono dovute a varie motivazioni riassumibili con una insufficiente capacità di essere percepiti dagli utenti come personalità artificiale, e non come agente intenzionale. È possibile individuare un tipo di architettura robotica in grado di esibire
quelle caratteristiche che permettono una reale integrazione con la comunità degli esseri umani? È forse necessaria una nuova intersezione tra robotica, scienze cognitive, intelligenza artificiale e neuroscienze? E quali strane forme potrebbero assumere i prodotti di questa intersezione?