Sotto l'alto Patronato del Presidente della Repubblica, Comune di Roma, Fondazione Musica per Roma
Quando si parlava di filosofia i matematici del gruppo Bourbaki amavano ripetere la battuta che «i matematici sono platonisti nei giorni feriali e formalisti la domenica». Platonisti quando lavorano, e si affidano alla «filosofia spontanea» che sta alla base delle loro ricerche, formalisti quando vestono il vestito della domenica e mettono ordine nei loro risultati. Per quanto arguta, quella era solo una battuta. Seppure molto diffuse, platonismo e formalismo sono infatti solo due tra le molte "filosofie" della matematica che abbiamo ereditato dalla cultura del Novecento. Si tratta di un'eredità ricca e in continuo sviluppo anche se, come le questioni filosofiche fondamentali tendono a essere le stesse nel corso del tempo, mentre la matematica cambia, e in certi periodi, in particolare da due secoli a questa parte, in modo rapido e tumultuoso. Ma anche il panorama filosofico si è arricchito di nuove tendenze, il fallibilismo, l'empirismo, il naturalismo, il costruttivismo, la semiotica e la fenomenologia di Husserl, che consente in particolare di chiarire il significato di alcune affermazioni di Gödel sulla percezione degli oggetti matematici.
Ne discuteranno: Umberto Bottazzini, Carlo Cellucci, Giulio Giorello, Gabriele Lolli e Paolo Zellini. Introduce e coordina Armando Massarenti.