Arriva l'11 e il 12 aprile all'Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone "La madre di Eva", spettacolo di e con Stefania Rocca. La storia di partenza, liberamente ispirata all'omonimo romanzo di Silvia Ferreri finalista al premio Strega 2018, è quella di un ragazzo nato in un corpo femminile in cui si sente prigioniero che intende percorrere un percorso di transizione e di una madre che non vuole vedere, un po’ per paura e un po’ perché bloccata nel suo desiderio di madre perfetta. È un conflitto generazionale e culturale, due linguaggi che usano parole simili ma con significati differenti come sempre succede tra generazioni diverse. «Ho scelto di utilizzare diversi linguaggi oltre la messa in scena teatrale per meglio raccontare quei momenti di vissuto che appaiono e scompaiono dalla memoria senza soluzione di continuità a comporre quel puzzle emotivo di due esistenze antitetiche. Portando avanti questo progetto, ho incontrato tanti genitori e tanti ragazzi che stanno affrontando questo percorso, singolare e diverso per ognuno di loro. Alla fine quando un conflitto si ricompone avviene ascoltando il linguaggio del cuore, il solo che ci consente di dare valore alle differenze. In fondo la bellezza è negli occhi di chi guarda», spiega Stefania Rocca.