Sinéad O’Connor

Martedì 08 Luglio 2008
h. 21:00
Sinéad O’Connor

Fondazione Musica per Roma presenta

Unica data italiana

La rassegna estiva Luglio Suona Bene 2008 ospiterà in esclusiva una delle voci più originali e affascinanti degli ultimi anni, Sinéad O'Connor, cantautrice irlandese che si è affermata grazie alle straordinarie doti di interprete e songwriter e alla forte personalità. Dopo Pat Metheny, Gary Burton e Bjork, un’altra star mondiale della scena musicale si aggiunge ai prestigiosi ospiti della stagione estiva di Musica per Roma, nello straordinario spazio aperto della cavea dell’Auditorium Parco della Musica.

Nata a Dublino, sorella del celebre scrittore Joseph O’Connor, inizia a suonare la chitarra e a comporre canzoni sin da giovanissima. A quattordici anni debutta come autrice insieme al gruppo "In Tua Nua" con il brano "Take my hand", un brano che diventa un successo nel 1984. In seguito collabora con il gruppo dei "Ton Ton Macoute". Trasferitasi a Londra subito dopo, lavora al suo primo album autoprodotto nel 1987 "The Lion And The Cobra" che ottiene larghi consensi di pubblico e critica. In campo musicale il suo successo maggiore rimane legato al singolo "Nothing Compares 2U", del 1990, incluso nel secondo album "I Do Not Want What I Haven't Got". Il brano è una struggente ballata romantica scritta da Prince che in poco tempo raggiunse i vertici delle classifiche mondiali. Sinéad O'Connor ha realizzato nell’arco della sua carriera 11 dischi, l’ultimo si intitola “Theology” ed è un doppio album dedicato a Dio e ai temi religiosi. La sua musica ha sempre espresso una ricerca di pace, verità e armonia con l’universo e questo disco dimostra come finalmente sia riuscita a trovare il modo di esprimere il suo mondo spirituale. Un grande cambiamento per l’artista che si è contraddistinta in passato per prese di posizioni contro la chiesa, la più celebre quella avvenuta mentre cantava War di Bob Marley al Saturday Night Live in cui cambiò inaspettatamente le ultime parole del testo per denunciare gli atti di pedofilia attribuiti ad alcuni esponenti della Chiesa in America strappando al termine della canzone una foto di Papa Giovanni Paolo II e urlando "combatti il vero nemico".