Una produzione Fondazione Musica per Roma
in collaborazione con Centro per il Libro e la Lettura, Radio3
Come ricordare Alberto Moravia? Umberto Eco, il giorno dei funerali, ha risposto così: «Caro Alberto, in tanti anni di interviste filmate e fotografie ti eri allenato a dare di te un’immagine scolpita nel tempo come le statue dell’isola di Pasqua, vive e sempre enigmatiche. Oggi è questa fissità e questa semplificazione del giudizio il rischio che corriamo nel ripensare alla tua opera. Ti dobbiamo il silenzio che spetta ai Grandi. Ma non il silenzio per dimenticare. Il lungo silenzio della rilettura». Sono passati vent’anni da queste parole e dalla morte dell’autore degli Indifferenti (26 settembre 1990). E se il silenzio che auspicava Eco fosse durato troppo? Risfogliare oggi le pagine dei quotidiani italiani in morte di Moravia, fa impressione. «Morto Moravia, grande del ’900», “Il Corriere della Sera” e “La Repubblica” apriva con un cubitale «Senza Moravia». La morte di Moravia è stata forse l’ultima occasione in cui la scomparsa di un letterato ha occupato un tale spazio mediatico. Che cosa è accaduto nel frattempo? Da dove può ripartire una riflessione sull’opera di Moravia? Mentre la Francia ha già aperto le celebrazioni, con la pubblicazione dell’ampia biografia di René de Ceccatty Moravia (Flammarion, in uscita a settembre per Bompiani), il dibattito italiano si riapre con questa tavola rotonda.