Una produzione Fondazione Musica per Roma
Fu l'imperatore romano più intransigente verso la corruzione politica e morale, e un forte avversore della vita salottiera dell'Urbe, scandita da ricevimenti sfarzosi e dibattiti inconcludenti. Riservato, apparentemente timido, si preoccupò piuttosto del risanamento economico di Roma favorendo la ripresa del commercio con l'istituzione del Fondo del Prestito; ridusse la spesa pubblica per le opere edilizie e per quella per il mantenimento dei fasti di Corte. E riuscì persino ad abolire la tassa sulle vendite. Ma fu intollerante con chi osava criticare il suo operato, arrivando persino a ordinare l'eliminazione fisica di alcuni avversari politici. Cambiò radicalmente stile di vita negli ultimi anni del suo impero, quando si ritirò a Capri, che era un suo possedimento privato, e dove aveva fatto costruire dodici ville principesche, dove si concesse lunghi periodi nell'ozio, nuotando insieme a giovincelli piacenti, nella piscina della sua villa più maestosa, Villa Jovis, in cima al Monte Tiberio a picco sul mare. E in questo modo è diventato il precursore di uno stile di vita che non è mai stato abbandonato dalla nostra classe politica.