Pino Minafra e Banda di Ruvo di Puglia

Sabato 04 Febbraio 2012
h. 21:00
Pino Minafra e Banda di Ruvo di Puglia

Fondazione Musica per Roma presenta

Dopo aver calcato i palcoscenici più apprezzati del mondo (Parigi, Berlino, Londra) arriva all’Auditorium Parco della Musica uno dei progetti più originali e ambiziosi di oggi capitanato da Pino Minafra che proietta la tradizione bandistica e le sonorità jazz verso territori musicali nuovi. Protagonista assoluta la Banda di Ruvo di Puglia composta da più di quaranta elementi sotto affiancata da alcuni fra i più apprezzati jazzisti a livello mondiale come Gianluigi Trovesi, Bruno Tommaso, Livio Minafra e altri solisti straordinari. La Banda presenterà con la direzione del maestro Michele di Puppo un programma ricchissimo: marce sinfoniche, musiche ispirate alla settimana santa (è uscito da poco un cd della Banda per la ENJA dal titolo Musica Sacra della Settimana Santa registrato da radio France a Parigi nella Basilica di Saint Denis per il 40 °anniversario del Festival) e brani operistici in chiave strumentale vera e propria caratteristica delle nostre bande. Con la direzione del maestro Bruno Tommaso presenterà brani rivisitati della tradizione contemporanea.
Museificata, ignorata e rimossa da critici, compositori e organizzatori musicali,"La Banda" è sicuramente nella grande tradizione musicale italiana uno dei "suoni più originali e rappresentativi". Grande palestra per strumentisti e direttori d'orchestra, La Banda ha svolto nella sua "vocazione popolare" funzioni "sociali e culturali" di grande importanza diffondendo la musica nei ceti sociali più deboli. Nel Sud (per grandi carenze di vario tipo), si è addirittura "sostituita" alle orchestre sinfoniche, ai teatri ed ai cantanti lirici. Fu un'operazione "coraggiosa e audace" giacché è impossibile sostituirsi con clarinetti e flicorni ai violini e alle voci umane. Questa "reazione" però ha consentito in una sorta di "Teatro itinerante all'aperto" a far conoscere il mondo del "Bel Canto" a milioni di contadini e povera gente esclusa da questi privilegi, ma cosa ancor più sorprendente è che in questo slancio estremo è nato un suono caldo, vivo e generoso, unico e originale, tutto ancora da esplorare.