Quando si pensa a Pat Metheny viene spontaneo associare la sua maestria e creatività alle grandi band di cui è stato leader, come il Pat Metheny Group con Lyle Mays alle tastiere o la Unity Band con Chris Potter, si rammentano le registrazioni e i concerti con il grande bassista Charlie Haden, con Ornette Coleman, Michael Brecker e John Scofield. Ma nel concerto del suo ultimo lavoro Metheny si presenta sul palco da solo e lo fa incantando il pubblico, conducendolo per mano in un viaggio spettacolare nel mondo della sua musica, in un perfetto crescendo che parte da un rilassato medley dalle sue più celebri composizioni per chitarra acustica e sfocia in alcuni brani di “Beyond The Missouri Sky”, il capolavoro realizzato con Charlie Haden. A questa parte del concerto fa seguito una fragorosa e torrenziale improvvisazione in cui spinge al limite le sue doti tecniche per poi suonare la famosa Picasso con 42 corde in una placida e ammaliante dimensione orchestrale. Da questo punto in poi il crescendo si fa inarrestabile con l’inserimento progressivo di strumenti dell’Orchestrion, la sua orchestra elettromeccanica. Rispetto al tour americano “The Dream Box” in Europa ascolteremo anche alcuni brani del suo nuovo album chitarra baritono “MoonDial”.