Quando, Il 7 gennaio 1610, Galileo puntò il telescopio verso Giove e vide tre misteriose stelline vicino al pianeta, comprese presto l’enormità di questa scoperta: Giove aveva delle lune che gli orbitavano attorno, così come la nostra Luna fa con la Terra. I confini del mondo si erano spostati di colpo dalla Terra ai pianeti. Nei quattro secoli successivi i progressi dell’astronomia sono stati continui, arrivando a costruire un modello dettagliato del Sistema solare. Cinquant’anni fa, con l’inizio dell’era spaziale, si è verificato un nuovo, grande balzo: oggi possiamo viaggiare nel Sistema solare. Abbiamo scoperto una fascia di milioni di nuovi corpi celesti a distanze enormi dal Sole, e poi ancora più lontano, abbiamo raggiunto il limite della tenue ma turbolenta atmosfera solare. Abbiamo trovato il nuovo confine del mondo.
Paolo Ferri, fisico teorico, ha lavorato per quasi 40 anni al centro spaziale dell’Agenzia Spaziale Europea a Darmstadt, in Germania. Nella sua carriera ha vissuto direttamente gran parte della storia dell’esplorazione spaziale europea. È stato responsabile delle operazioni di volo di numerose missioni scientifiche. Dal 2006 al 2013 è stato responsabile delle operazioni di missione delle sonde solari e planetarie e dal 2013 al 2020 di tutte le missioni spaziali robotiche dell’ESA. Il suo progetto più lungo e ambizioso è stata la missione Rosetta, la prima e unica missione della storia ad atterrare sul nucleo di una cometa. Tra i suoi libri: “Il lato oscuro del Sole. L'esplorazione spaziale della nostra stella” (Laterza 2022) e “Le sfide di Marte. Storie di esplorazione di un pianeta difficile” (Cortina 2023).