Tra il 2021 e il 2022, grazie a un lavoro capillare di ricerca che ha coinvolto Carlo Boccadoro, il pianista Antonio Ballista, la casa editrice Ricordi e l’archivio della SIAE, sono tornate alla luce le partiture, che si credevano disperse da oltre quarant’anni, di molte delle composizioni di musica da camerascritte da Franco Battiato nel periodo che va dal 1976 al 1979 quando il musicista siciliano si era allontanato dal mondo della sperimentazione pop e della canzone per dedicarsi alla musica classica d’avanguardia. Battiato aveva documentato questi brani in una serie di dischi usciti per la Ricordi ma che, fino al 2001, non erano mai stati presentati in concerto. In esclusiva per Romaeuropa Festival questi lavori vengono presentati per la prima volta insieme nella stessa serata, permettendo al pubblico di compiere un viaggio affascinante tra le pagine di un Battiato misterioso e pochissimo conosciuto, dove echi del minimalismo americano si fondono con la purezza sonora tipica dello stile di Battiato, anticipando di oltre un decennio gli sviluppi della musica ambient e dialogando idealmente con autori come Arvo Pärt, John Cage e Steve Reich.