La musica del talentuoso pianista sudafricano Nduduzo Makhathini è profondamente influenzata dal contesto culturale in cui è cresciuto e dalle sue esperienze personali, riflette infatti il codice del guerriero Zulu, così come l'influenza della chiesa, che ha avuto un ruolo significativo nella sua formazione. Il lavoro di altri artisti sudafricani come Bheki Mseleku e Abdullah Ibrahim ha inoltre contribuito a plasmare la filosofia musicale di Makhathini, così come la scoperta dell'album "A Love Supreme" di John Coltrane, che ha gettato il seme per lo sviluppo un elemento di spiritualità e profondità all’espressione artistica di Nduduzo. La sua espressività musicale va oltre i confini stilistici, combinando elementi del jazz con influenze tradizionali africane e una profonda sensibilità emotiva. Le sue composizioni sono caratterizzate da una fusione di ritmi complessi, armonie ricche e melodie coinvolgenti, offrendo all'ascoltatore un'esperienza musicale unica. La sua visione originale del jazz lo ha portato ad esibirsi anche in collaborazione con altri artisti di diverse culture, come il brasiliano Hamilton de Holanda.