Fondazione Cinema per Roma, Studio Universal – la TV del cinema da chi fa cinema presentano
Michael Cimino, il grande regista del Cacciatore, I cancelli del cielo, Sunchaser, questa sera sarà in Sala Sinopoli, per un incontro di Viaggio nel Cinema Americano, a cura di Antonio Monda e Mario Sesti, realizzato in collaborazione dalla Festa del Cinema e Studio Universal. Grande amante di Kurosawa, di Ford ma anche del cinema italiano (conserva a casa una copia del Gattopardo di Visconti che proietta nella sua saletta personale), autore tra i più radicali e coriacei del cinema statunitense che negli anni ’70 ha rivisitato con uno sguardo disincantato il sogno americano e allo stesso tempo si è nutrita con passione del cinema del passato di cui ha rinnovato e ristrutturato generi e immaginario, Cimino ama le montagne, da quelle americane della caccia al cervo del Cacciatore, a quelle siciliane dove si nascondeva Salvatore Giuliano (al quale ha dedicato un film controverso e sontuoso), ama la sensualità coreografica dei movimenti di macchina e il dispendio grandioso e la voluttà della costruzione scenografica di un set (nasce come architetto), ma soprattutto ama il western – anche se Hollywood non gliene fa più fare da anni: “"Ho un'attrazione fortissima verso il western. Il western è vero. Esprime nel modo più visivo il sentimento del paesaggio americano. Non riesco a smettere di pensare che i western siano tra i migliori esempi di film mai fatti. C'è qualcosa che il western riesce a comunicare, qualcosa d'importante e non credo non sia possibile farne oggi”, ha dichiarato il regista che più di altri ha trasformato in cinema l’incredibile sfida che Storia e Natura hanno ingaggiato da sempre nel suo paese. Gli spettatori che parteciperanno a questo incontro, non solo avranno la possibilità di sentirlo parlare di se stesso, del suo lavoro, delle idee che lo animano e dell’intreccio irripetibile di biografia e finzione che costruisce l’identità di coloro che lavorano nel cinema, ma avranno spazio anche per rivolgersi direttamente a lui con domande, curiosità, riflessioni.