Fondazione Musica per Roma
Nello spettacolo “Mis Trenta Años de Amor Al Arte” che ha debuttato per la prima volta al Palau de la Música di Barcelona, la cantora catalana Mayte Martín celebra trenta anni di passione musicale. Attraverso interpretazioni di flamenco, bolero e di brani da lei composti ripercorre il suo percorso artistico atipico all’interno del flamenco, fuori dai canoni e che si incrocia con altri percorsi artistici.
Originaria di Barcellona, Mayte Martín si è avvicinata al canto flamenco sin da piccola. Per le sue idee artistiche e estetiche e per il nuovo modo di affrontare la professione, è considerata pioniera e rappresentante del Flamenco Catalano, oltre a diventare un modello per i nuovi artisti come Miguel Poveda.
Inizia la carriera professionale nel 1983 principalmente nel flamenco ma anche scoprendo altre forme musicali come il bolero. Fin dall’inizio il suo percorso artistico è caratterizzato dalla versatilità. Nel 1986 è stata scelta da Peter Gabriel per rappresentare la Spagna in molti festival musicali internazionali. Nel 1987 ottiene la “Lampara Minera”, il riconoscimento più importante del “Concurso Nacional del Cante de las Minas”, seguito due anni dopo dal premio Antonio Chacón alla gara nazionale di flamenco di Córdoba. Nel 1992 è stata scelta da Miguel Bosé per cantare all’esposizione internazionale di Siviglia. Nel 1994 pubblica il suo primo album di flamenco, “Muy frágil”, seguito due anni dopo da “Free Boleros”, insieme al pianista Tete Montoliu. Collabora con la ballerina Belén Maya in occasione del Festival Grec di Barcellona con la quale, dato il grande successo di pubblico e di critica, forma una compagnia stabile. Il loro lavoro, intimo, originale e delicato, è stato valutato dalla critica come una delle migliori produzioni flamenco degli ultimi anni. Insieme si sono esibite nei festival di musica e danza più prestigiosi di tutto il mondo.
Il suo terzo disco, “Querencia”, del 2000 è stato nominato nel 2001 per il Latin Grammy Awards, nella categoria “Best Flamenco Album”. Successivamente è stata richiesta dal maestro Rafael Frühbeck de Burgos per cantare “El amor brujo” di De Falla con l’Orchestra Sinfonica di Berlino. “Tiempo de amar”, è il suo quarto disco, il secondo con un repertorio latino con la partecipazione straordinaria della cantante cubana Omara Portuondo. “Flamenco de cámara”, è la seconda produzione con Belén Maya, che ha girato i più importanti teatri di tutto il mondo.