Una produzione Fondazione Musica per Roma

L'ultimo dei dialoghi che quest'anno Libri come propone al pubblico, è quello tra due scrittori molto letti e molto amati. Il napoletano Maurizio De Giovanni e il pisano Marco Malvaldi, sono autori di titoli che da alcuni anni scalano le classifiche e conquistano sempre nuovi lettori, che forse si appassionano leggendo le storie dell'uno e dell'altro. Approdati entrambi alla scrittura da due mondi lontani - De Giovanni, funzionario di banca, si è cimentato per caso in un concorso letterario, mentre Malvaldi ha iniziato a scrivere perché si annoiava nella stesura della sua tesi in chimica - hanno scelto il romanzo di genere come forma duttile e circolare di narrazione: un delitto, l'indagine, la soluzione, un modo per entrare nella realtà e descriverla, ma soprattutto per raccontare storie e passioni. Lontani dal giallo che parla la lingua delle serie televisive e si basa su tecniche scientifiche e moderne, hanno dato vita a personaggi e atmosfere che ritornano sempre, o quasi, nella tradizione classica del romanzo investigativo. Anche quando a indagare sono i vecchietti del BarLume o un commissario solitario nella Napoli fascista degli anni Trenta, e sempre con la cifra dell'ironia e del disincanto che appartiene sia alla voce napoletana di De Giovanni che a quella toscana di Malvaldi.