Orchestra e Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Vasily Petrenko direttore
Alexei Tanovitski basso
Debussy Printemps
Rachmaninoff Cantata Primavera
Stravinskij La Sagra della Primavera
Il concerto del 7 gennaio sarà trasmesso in diretta da Rai Radio Tre
L'effetto dirompente della Primavera ha felicemente ispirato musicisti di ogni epoca, e il concerto che segna il ritorno sul podio della Sala Santa Cecilia del giovanissimo direttore russo Vasily Petrenko, presenta un trittico di brani scritti a cavallo dei due secoli scorsi, dedicati alla bella stagione e al risveglio della vita sulla terra dopo i rigori invernali. Capitolo fondamentale della storia della musica, che di lì in poi s'incamminò definitivamente verso la modernità, La Sagra della Primavera, fu composta da Igor Stravinskij per i Ballets Russes di Diaghilev nel 1913 (100 anni fa esatti). Il pubblico della "prima" parigina trovò scandalosi i suoi ritmi barbarici e tellurici, e fin dalle prime battute schiamazzò talmente forte da impedirne l'ascolto. Ma in breve tempo la rivoluzionaria partitura si impose nel repertorio come capolavoro indiscusso, e fu scelta addirittura da Walt Disney che ne animò l'esecuzione della Philadelphia Orchestra diretta da Leopold Stokowski nel suo ormai mitico Fantasia.
In apertura di serata, Printemps, composto da un Debussy ancora venticinquenne, fresco vincitore del Prix de Rome, e suggestionato dai colori e dai tepori della Città Eterna; perduta la versione originale che insieme all'orchestra sinfonica prevedeva un coro muto, ne verrà eseguita la ricostruzione realizzata dal musicologo Tony Palmer. E poi la cantata per baritono, coro e orchestra Primavera, di Sergej Rachmaninoff, che la scrisse a ridosso del suo celeberrimo Secondo Concerto per pianoforte: il mite clima primaverile e la rifioritura della natura liberano dalle sue ossessioni un povero marito morso dalla gelosia durante tutto il lungo inverno russo. Il testo letterario è del poeta Nikolaj Alekseevic Nekrasov.