Tornano in Italia i King Crimson, la band che ha fatto la storia del progressive rock e che durante il corso della sua carriera ha influenzato ed ispirato molti artisti contemporanei dai diversi generi musicali creando una sorta di culto attorno al suo nome. Con tre batteristi, Pat Mastelotto, Gavin Harrison e Jeremy Stacey, e con il ritorno del poli-strumentista Bill Rieflin alle tastiere, Robert Fripp, chitarrista e fondatore originale, dice che questa "formazione a doppio quartetto" farà probabilmente più baccano di sempre. A completare la line-up di otto elementi, troviamo il chitarrista e vocalist Jakko Jakszyk, il bassista e membro di lungo corso Tony Levin e il sassofonista e flautista Mel Collins che è stato un pilastro dei King Crimson dal 1970-1972. Lo show di tre ore serrate trae materiali da tutti i periodi della storia della band, incluse sei tracce storiche che i Crimson non hanno mai suonato live prima, insieme ad arrangiamenti di alcuni classici del gruppo - "la musica è nuova in qualsiasi momento sia stata scritta" - e, ovviamente, un'energica dose di nuovo materiale, comprese le composizioni per tre batteristi che sono regolarmente uno dei piatti forti.