Una produzione Fondazione Musica per Roma
Molti vorrebbero sapere da John Grisham il come dei suoi libri: scritti ciascuno in soli sei mesi, scanditi da molte tazze di caffè italiano, costituiscono una lunga sequenza di best seller iniziata nel 1990 con Il momento di uccidere, e arrivata ormai a 300 milioni di copie vendute nel mondo, senza contare le trasposizioni cinematografiche di analogo successo. Ne L’Ombra del Sicomoro, il suo ultimo libro, pubblicato come gli altri da Mondadori, la storia ruota attorno a un ricco possidente del sud che si suicida dopo aver diseredato i figli a favore della badante nera. Considerato l’inventore del legal trhiller, Grisham in realtà scrive da sempre un romanzo sociale, in cui il fine ultimo dell’eroe - in genere un avvocato - è ottenere giustizia, riparare torti, difendere deboli. Quello che in qualche modo lo stesso autore, ex avvocato, cerca di fare nella vita, con l’associazione The Innocence Project, cui destina una parte dei suoi consistenti guadagni per riaprire processi in cui sono stati condannati innocenti: nella maggior parte dei casi giovani, poveri, e neri, anche nell’America di Obama.