Fondazione Musica per Roma presenta
Uno spettacolo originale dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium del Parco della Musica di Roma, diretta da Ambrogio Sparagna, con la partecipazione del Coro Popolare diretto da Anna Rita Colaianni e di Francesco Di Giacomo.
Lo spettacolo costruito da Ambrogio Sparagna per l’Orchestra Popolare Italiana con la partecipazione di uno straordinario coro composto da circa cento cantori, allievi del laboratorio di canto corale popolare di Anna Rita Colaianni, propone una serie di canti sociali di lavoro appartenenti a varie regioni italiane. Sono canti eseguiti sia per accompagnamento di attività lavorative che brani che raccontano la condizione del lavoro. Ambrogio Sparagna ha selezionato una serie di brani fra cui si segnalano alcuni legati alla condizione del lavoro fra cui : canti delle lavoratrici salentine del tabacco (Fimmene), dei pastori umbro-laziali (Lavoro tra li pecuri e li cani), dei carrettieri siciliani; i canti di risaia Addio morettin ti lascio e Saluteremo il signor padrone, Sciur padrun da li beli braghi bianchi; le ballate dei cantastorie sulle tragedie sul lavoro in miniera come quella di Marcinelle in Belgio (Lu trenu de lu soli). Sono presenti anche brani di questa tipici delle antiche feste toscane del Calendimaggio. La memoria di un Primo maggio drammatico di lotta è quella raccontata sia nel canto siciliano Portella della Ginestra che nell’ omaggio a Rocco Scotellaro con alcune sue poesie legate ai temi della lotta per l’acquisizione delle terre musicate da Sparagna (Sempre nuova è l’alba).
Lo spettacolo si connota, inoltre, anche per la partecipazione di alcuni musicisti ospiti fra cui Lucilla Galeazzi, la più bella voce del folk revival italiano che propone uno dei brani più belli dello “storico” repertorio dei Cantacronache (La zolfara) e Francesco Di Giacomo, icona del rock italiano, interprete di alcuni canti sociali del XIX secolo fra cui il toscano Italia bela mostrati gentile e di una versione popolare cantata del canto XXXIII (1-75)dell’Inferno della Divina Commedia di Dante dedicata al personaggio di Ulisse.