Fondazione Musica per Roma in collaborazione con l'Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche Rai
Dice Nietzsche, nella Gaia scienza, che la filosofia è “un pensiero che danza”. Se vuol essere davvero lieto, allora, il logos dei filosofi non può che trasformarsi in suono: solo imparando a suonare, infatti, il pensiero può trasformarsi nella musichè di Platone e di Aristotele, ovvero la sintesi perfetta tra musica, movimento e poesia. Come facevano i loro colleghi antichi con i testi dei poeti, sei tra i maggiori compositori contemporanei intonano, con gli strumenti dell’elettronica e dell’acustica, la voce, il volto, il gesto di altrettanti pensatori del Novecento: da Gadamer a Popper, da Levinas a Sacks, da Bobbio a Chomsky. Da questa metamorfosi nascono sei nuovissime “cantate filosofiche” grazie alle quali il logos diventa voce, suono e canto.