Una coproduzione Fondazione Sigma-Tau e Fondazione Musica per Roma
Negli ultimi due decenni la genetica molecolare ha trasformato la neurologia: le diagnosi di disturbi neurologici non si basano più soltanto su segni e sintomi, ma anche su test di disfunzione di geni specifici, sulle proteine e componenti delle cellule nervose oltre a scansioni del cervello. La genetica molecolare ha portato anche alla scoperta di varie malattie molecolari (con nuove definizioni) causate da mutazioni in geni specifici e nuovi meccanismi di formazione della patologia. Purtroppo fino ad oggi la biologia molecolare ha sortito un effetto modesto sulla psichiatria. Eric Kandel illustra questo tema sostenendo che mentre la neurologia si basa da tempo sulla posizione della malattia nel cervello, non esiste una comparabile neuropatologia forte delle malattie mentali. Tracciare le cause genetiche dei disturbi mentali è molto più difficile che trovare il gene per la Corea di Huntington: non esiste un singolo gene che produce la schizofrenia, o la maggior parte dei disturbi mentali. La maggior parte dei disturbi psichiatrici ha una base combinata multigenica e ambientale. Come risultante di questi limiti, la psichiatria non è riuscita a trarre benefici dai modelli animali dei disturbi mentali, ma secondo Kandel nei prossimi anni le cose cambieranno drammaticamente. Si stanno incominciando a identificare alcuni geni coinvolti nei disturbi mentali maggiori, e a capire qualcosa dei circuiti neurali colpiti da questi disturbi. Conseguentemente, è oggi possibile sviluppare modelli animali accettabili delle componenti di questi disordini.