Una produzione Fondazione Musica per Roma
La stagione di Processi alla storia termina con il caso di Eugenio Pacelli, il pontefice che incarnò perfettamente la figura di passaggio tra il vecchio ruolo di papa monarca e quello moderno di pastore ecumenico. Appassionato della cultura e del popolo germanico non riuscì mai a condannarne apertamente gli eccessi. I suoi silenzi gli procurarono molte critiche, sebbene egli si impegnasse nel salvataggio di ebrei e internati nei campi di concentramento. E il popolo non gli perdonò mai queste incertezze, soprattutto in occasione della rappresaglia
tedesca a Roma, dopo l'attentato di via Rasella, che portò all'eccidio delle Fosse Ardeatine il 25 marzo 1944. Sul palco, anche in questa occasione, alcuni protagonisti della vita pubblica del Paese, prestati al teatro per le loro doti dialettiche e di improvvisazione. A presiedere la Corte sarà Gaetano Pecorella, avvocato, deputato Pdl, già presidente della Commissione Giustizia della Camera e delle Camere Penali Italiane. L’imputato sarà interpretato da Alessandro Barbano, giornalista e scrittore, vicedirettore de Il Messaggero e autore di numerosi saggi e docente a Scienza della Comunicazione alla Sapienza di Roma. La difesa sarà affidata a Giovanna Corrias Lucente, avvocato penalista, docente di Procedura penale alla Link Campus University di Roma e direttore del settore penale della rivista “Il diritto dell'informazione e dell'informatica". A sostenere l’accusa Italo Ormanni, magistrato, direttore degli Affari Internazionali del Ministero della Giustizia, già capo della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.
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