I cancelli del Cielo – Heaven’s Gate

Domenica 06 Marzo 2005
h. 15:30
I cancelli del Cielo – Heaven’s Gate

Contea di Johnson, Wyoming, 1890: ricchi allevatori assoldano dei mercenari per sterminare i poveri cittadini immigrati dall'Est d'Europa. Due amici si ritrovano dopo 20 anni, avversari: Jim Averil, sceriffo federale nella contea, è schierato dalla parte  della comunità d'immigrati, mentre Bill Irvine avvocato alcolizzato, difende gli interessi dei potenti allevatori.......
“Direi che HEAVEN’S GATE descrive come gli Americani siano diventati Americani. In America si avvertono ancora le conseguenze della Rivoluzione. Non credo che abbiamo davvero digerito la Guerra Civile, la Guerra di Secessione. HEAVEN’S GATE dimostra tutto ciò e forse per questo non è piaciuto. Gli Americani tendono a credere alle favole. Basti pensare al modo in cui hanno sognato nell’era Kennedy. Hanno creduto in una rinascita degli ideali e della cultura nascondendosi la complessità della dura, sporca realtà. Anche il mito del West era una favola, mito avallato dai clichés dei film degli ultimi 50 anni, in cui l’eroe allegorico con la pistola nella fondina cavalca per strade solitarie. Per la maggior parte degli spettatori cresciuti con questa idea del West, l’immagine cinematografica del West Americano sembra più vera di quella che abbiamo mostrato in Heaven’s Gate e che, con la ricchezza di dettagli storici, è assolutamente autentica (…). Heaven’s Gate è stato prodotto in un momento difficile. L’America sta ricominciando a crearsi delle favole. Gli Americani cercano di trovare certezze morali in se stessi – un atteggiamento che già una volta ci ha fuorviato. Questo atteggiamento ci ha portato a annullare gli Indiani, difendere guerre che noi stessi abbiamo cominciato, ad estendere i nostri territori ai confini attuali e ad interferire negli affari degli altri paesi manipolandoli. Combattiamo contro popoli che parlano lingue diverse. Ma ecco un film, HEAVEN’S GATE, in cui la violenza non emerge in un’area ben delimitata, ma sorge tra gli Americani. Posso capire che tutto questo sia scioccante”.

                                                                                                          Michael Cimino

Film in lingua originale con sottotitoli in italiano. Tutte le proiezioni, ad eccezione di quelle dei film del Kinderfilmfest, secondo le regole dei festival internazionali, sono riservate ad un pubblico adulto.