Comune di Roma Assessorato Politiche Culturali, Fondazione Musica per Roma presentano
Il concerto “Gran Finale Instabile” verrà eseguito da alcuni componenti della Italian Instabile Orchestra. A introdurre il concerto con divagazioni sull’esperienza instabile del musicista di jazz e del jazz in sé è il musicologo Maurizio Favot. “Una serata con l’Italian Instabile Orchestra è come un travolgente tour del Paese, ed è la più veloce introduzione a tutto quello che il jazz italiano ha significato negli ultimi 30 anni” (Steve Lake, ECM Records)”.
Maurizio Favot, giornalista specializzato e ideatore dell’evento, intervisterà alcuni dei componenti storici dell’orchestra, tra cui il fondatore Pino Minafra e l’attuale direttore Daniele Cavallanti, e insieme a loro traccerà un ideale itinerario biografico-musicale della formazione, anche con l’ausilio di materiale video. Si delineeranno quindi le motivazioni di una instabilità addirittura programmatica, scelta perfino come parte fondante nell’intestazione dell’Orchestra, ma estendibile anche a tutti i musicisti di jazz, e in particolar modo ai non statunitensi, che solo in anni recenti stanno vedendo progressivamente ridursi la loro condizione marginale. L’instabilità, tema centrale del Filosofia Festival, fa del resto parte dell’essenza stessa del jazz: basterebbe in tal senso far riferimento alle forti connotazioni aleatorie di una musica profondamente legata all’improvvisazione…
Nella seconda e più corposa parte della serata, il ruolo di protagonista andrà giustamente alla musica, e vedrà i sette musicisti esibirsi in varie combinazioni, fino al Gran Finale dedicato alla formazione al completo, sempre privilegiando l’aspetto improvvisativo.