Gli angeli di Arvo Pärt

Mercoledì 27 Gennaio 2010
h. 20:30
Gli angeli di Arvo Pärt

Una produzione Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Il caso di Arvo Pärt è quello di tanti compositori che hanno attraversato la fase dell'avanguardia e della sperimentazione per poi approdare a un linguaggio molto personale, e comunicativo. Nato in Estonia nel 1935, ha adottato negli anni ‘60 tecniche della musica seriale e aleatoria con una certa predilezione, come in Penderecki, per le grandi masse sonore. Ma ha poi ritrovato il gusto per una musica spoglia ed essenziale, il fascino della monodia, delle polifonie primitive, della triade consonante, del suono delle campane ("Tintinnabulum"), del silenzio. Uno degli esempi più celebri di questa svolta è il Cantus in memoriam Benjamin Britten (1977), per orchestra d'archi e campane, «un'ingegnosa dichiarazione di guerra all'atonalità » costruita su una semplice scala discendente di la minore, eseguita simultaneamente con tre metri differenti. La musica di Pärt è spesso una commossa, religiosa riflessione su eventi drammatici e luttuosi: alla scomparsa di un amico caro è dedicato anche il malinconico Pilgrim's Song (1984) lavoro corale basato sul Salmo 121, usato anche nel film “Le invasioni barbariche” di Denys Arcand; come omaggio ai morti negli attentati di Madrid dell'11 marzo 2004 è stato scritto Da pacem Domine (2004); a «tutti i carcerati senza diritti in Russia» è dedicata infine la recentissima Sinfonia n. 4 (2009) per archi, arpa e percussioni, pagina lenta, dalle textures trasparenti, commissionata dalla Los Angeles Philharmonic Orchestra e diretta per la prima volta da Esa Pekka Salonen nel gennaio di quest'anno.

Programma

Arvo Pärt
Oriente e Occidente
Sinfonia n. 4: Los Angeles (Prima Italiana)
Passacaglia
Cantus in Memory of Benjamin Britten
Pilgrims’ Song da pacem Domine