Agli inizi del II secolo d.C., l’imperatore Traiano si lanciò in una serie di spettacolari conquiste e annessioni, direzione Oriente. Tra il 114 e il 116, i romani giunsero fino alle rive del Caspio e del golfo Persico. Non rimasero però a lungo in Armenia e Mesopotamia: già nel 117, prima della morte dell’Optimus princeps, le legioni si erano dovute ritirare, vanificando il cospicuo sforzo economico e militare profuso nell’impresa. Con buona pace di chi, ancor oggi, continua a esaltarsi davanti a una carta della massima espansione dell’impero.
Giusto Traina insegna Storia romana a Sorbonne Université e all’Università del Salento, e Storia militare a Sorbonne Université Abu Dhabi. Ha pubblicato di recente “I Greci e i Romani ci salveranno dalla barbari” (Laterza, 2023); “Imperium. Il potere dall’antica Roma ai moderni modelli politici” (Solferino, 2023); “La prima guerra mondiale della storia” (Laterza, 2023).