Giorgio Faletti

Sabato 10 Marzo 2012
h. 16:00
Giorgio Faletti

Una produzione Fondazione Musica per Roma

Di notte non può dormire, dunque uccide. È il protagonista di Io uccido, il primo romanzo di Giorgio Faletti. È il 2002 quando l’editore Dalai lo pubblica ed è subito un successo. Di più: un successo sorprendente. Uno di quei casi letterari piuttosto rari per la narrativa italiana. Oltre quattro milioni di copie vendute, tradotto e venduto in tutto il mondo, viene anticipato da una copertina della rivista Sette che titola “Non ci crederete, ma oggi quest’uomo è il più grande scrittore italiano”. L’articolo, a firma di Antonio D’Orrico, è di quelli che fanno rumore, ma l’intuizione del critico viene subito confermata dalle vendite di questo primo thriller e di quelli che seguiranno. Faletti non sbaglia un colpo, sia che si dedichi al romanzo, sia che si cimenti nel racconto. Ed è proprio con i racconti che comincia a scrivere, perché – dice- lo scrittore è più libero di prenderli, lasciarli, riprenderli, mentre il romanzo questo non lo permette, perché perdi il filo dell’intreccio. Il romanzo poi è più impegnativo: Faletti è uno scrittore di quelli che si documentano viaggiando, e per scrivere Fuori da un evidente destino ha passato tre mesi in Arizona. Anche la geografia è importante: dalle nebbie astigiane, al sole dell’isola D’Elba, passando per Milano e gli Stati Uniti, fino alla provincia, le sue storie sono una mappa dell’immaginario, ogni luogo, come ogni personaggio, ha la sua voce, spesso in prima persona. E non cambia poi molto, se intorno a questa voce bisogna costruire un thriller, o un romanzo sulla corruzione, e non solo, come l’ultimo Tre atti e due tempi (Einaudi, 2011), o ancora il romanzo comico che molti da lui si aspetterebbero: Avendo fatto il comico per molti anni – ebbe modo di dire qualche anno fa – credo di poter dire che in fondo si procede allo stesso modo: devi avere una storia e raccontarla in modo che faccia ridere o faccia paura”. Difficile per molti. Non per l’uomo da 7 milioni di copie vendute.