Ambasciata di Francia in Italia, Istituto Francese in collaborazione con Fondazione Musica per Roma presentano
Una grande “festa africana” con tre artisti emergenti provenienti da paesi di cultura africana: Winyo (Kenya), Bélo (Haiti) e Wanlov the Kubolor (Ghana). Il concerto fa parte del festival “Suona francese” che quest’anno, giunto alla sua quarta edizione, ha come tema unificante le musiche attuali: in questo panorama non poteva mancare la musica africana, proposta in un affascinante caleidoscopio di colori e suoni con tre artisti di provenienza e stile molto diversi tra di loro. Winyo è un nome d’arte che significa “un uccello”, infatti la voce di quest’artista keniota è stata spesso paragonata a quella di un uccello. Interprete di grande sensibilità di folk acoustic, Winyo si esibisce con la sua band, The Villagers, attingendo alle radici della musica africana: le melodie tradizionali Luo (tribù del Kenya occidentale nella zona del Lago Vittoria) da cui parte acquistano sonorità afro fusion e afro jazz. Lo stile musicale di Bélo è conosciuto come ragganga e combina reggae, jazz, rock, worldbeat e ritmi tradizionali voodoo. Nato ad Haiti, Bélo è autore, compositore, chitarrista e cantante. Negli ultimi anni si è esibito con successo in America, Africa ed Europa e si è distinto per il suo impegno a favore dei bambini, delle donne e della protezione dell’ambiente di Haiti. Wanlov the Kubolor è un personaggio particolare, che si presenta in scena a piedi nudi con la tradizionale gonna. Il suo stile pidgin fusion con venature gypsy ha ispirato l’ondata di rappers e cantanti sorta in Ghana in seguito al successo del suo album “Green Card”.