Fondazione MUsica per Roma presenta
“Play” fa perno sull’intreccio di due concetti: da un lato l'idea di messinscena e il gioco dei ruoli richiesto nel teatro, dall’altro i giochi giocati dalle persone, nel nostro caso un uomo e una donna. Gioco di scacchi, gioco di seduzione, giochi dove le energie uomo-donna vengono ad opporsi: non una contro l'altra ma per convincere l'altra. In “Play” Shantala Shivalingappa snocciola il vocabolario del kuchipudi, modelli ritmici e codici gestuali, calmi e naturali, in una pièce che si costruisce intorno a racconti d'amore e di separazione.
Sidi Larbi Cherkaoui gioisce di questo canovaccio espressivo e la sua gioia si rivela nel più piccolo movimento della mano, in grado di trasformare la narrazione, trasportandolo in un mondo che non si ha spesso la possibilità di esplorare. “Play” nasce soprattutto grazie all'intuizione e allo slancio di una persona: Pina Bausch. La coreografa, da sempre sostenitrice del lavoro di Sidi Larbi e Shantala, li invitò entrambi nel 2008 a lavorare con lei e il risultato di questa collaborazione venne presentato all'ultima edizione del suo festival. Su questa base i due hanno continuato a costruire, sentendo, ora più che mai, il bisogno di realizzare il desiderio della Bausch. Queste rappresentazioni sono dedicate a lei.