Fondazione Musica per Roma presenta
La stampa italiana l’ha battezzato “il Monty Python del jazz”, i giornali francesi l’hanno descritto come “in pieno possesso di una sfrenata fantasia” e nel 1997 i danesi gli hanno attribuito il “Premio Nobel del jazz”, il Jazzpar Prize. Virtuoso del piano e del saxhorn in mi-bemolle, nonché famoso per il suo stravagante humor britannico, Django Bates continua a stupire con la sua vasta gamma di progetti internazionali. Musicista eclettico, le cui influenze hanno origine dalla collezione di dischi di suo padre (folk rumeno, musica africana e jazz), Bates ha fatto un solo passo falso nella sua carriera: passare ben due settimane al Royal College of Music di Londra prima di rendersi conto di voler rimanere un compositore autodidatta.