Dave Douglas ha abituato il pubblico a continue sorprese, tra jazz dentro e fuori dai canoni classici, klezmer, elettronica. Emerso nel corso degli anni Novanta, si è presto imposto come trombettista simbolo di quella zona jazzistica nella quale mainstream e avanguardia sfumano l’uno nell’altra. Parallelamente alla propria attività solistica, che ha dato vita a numerosi gruppi di successo, Douglas ha collaborato con i creativi newyorkesi più influenti degli ultimi decenni: John Zorn, Don Byron, Uri Caine, Bill Frisell, assieme ai quali ha plasmato un nuovo corso per la musica improvvisata. Oggi, dall’alto della sua posizione di trombettista pluripremiato, Douglas gestisce una propria label, con la quale produce anche altri musicisti, continuando a individuare le nuove tendenze della musica creativa. Con il suo quintetto, che ha esordito su disco nel 2012 (Be Still) e da allora ha lasciato altre due prove (Time Travel, 2013, e Brazen Heart, 2015), Douglas mette bene in chiaro il suo legame col ‘linguaggio forte’ del jazz, quello di matrice post boppistica.