Dalla critica alle armi?

Giovedì 17 Aprile 2008
h. 15:30
Dalla critica alle armi?

Fondazione Musica per Roma presenta

Inaugurazione con
Gianni Borgna Presidente Fondazione Musica per Roma
Carlo Fuortes Amministratore delegato Fondazione Musica per Roma
Giacomo Marramao e Paolo Flores d'Arcais curatori scientifici del Festival

a seguire Tavola rotonda

Il rapporto del Sessantotto con la violenza è forse uno dei punti più controversi della ricostruzione storiografica di quegli anni. Il tema investe per un verso le forme di resistenza e le pratiche di contestazione utilizzate dal movimento studentesco (un esempio per tutti: la battaglia di Valle Giulia); per l'altro, la relazione di continuità/discontinuità con quanto accadde dopo. La lunga e drammatica fase seguita alle contestazioni studentesche è stata segnata in Italia dalla strategia della tensione da una parte e dalla lotta armata dall'altra. Anziché gettar luce sui lati oscuri e inquietanti della frattura prodottasi a partire dal 12 dicembre 1969 con la strage di Piazza Fontana, una certa apologetica istituzionale ha preferito parlare di “opposti estremismi”. Ma è legittimo sostenere che la lotta armata sia la naturale conseguenza delle contestazioni studentesche? O non è stato piuttosto il passaggio dalla logica inclusiva, cosmopolita e coinvolgente della prima fase della protesta alla logica identitaria ed esclusiva dei vari gruppi a segnare l'esaurirsi del potenziale creativo del movimento e a dar luogo al piano inclinato della violenza? Muovendo da questi interrogativi, la tavola rotonda si propone di mettere a fuoco l’impervio transito dagli anni ’60 agli anni ’70, i cui effetti di lungo periodo sono ancora operanti nel cuore stesso del nostro presente.