Fondazione Musica per Roma presenta
(zero) è una riflessione sulla fragilità e l’instabilità dell’esistenza umana. I due interpreti abitano lo spazio scenico abbandonati al vortice che ha annullato ogni loro certezza. “… Siamo completamente in ballo. I confini si sono dilatati e la nostra natura fragile ci si è svelata per ciò che è. Abbandonata ogni pretesa di ingenuo controllo restiamo esposti e sradicati, alieni a noi stessi e al mondo che abitiamo; e ci prende una grande malinconia. Proviamo a mettere radici nell'aria, proviamo a mettere radici nel prossimo in cerca di quel punto fermo che forse nemmeno
esiste.”
Prendendo spunto da un recente solo di Lisi Estaras, The Speech è una nuova riflessione su come costantemente cerchiamo di riempire i nostri personali “spazi vuoti”. Talvolta, ci avviciniamo ad essi un po' di più, lasciandoci andare alle nostre memorie fisiche ed emotive e riusciamo persino a manipolare la nostra storia, così simile, in fondo, a tante altre storie. È un tentativo stralunato di instaurare un discorso diretto col pubblico e far sì che legga i nostri pensieri e il nostro linguaggio, fatto di una gestualità muscolare. Un invito che rivela qualcosa di intimo; un appello dolce e disperato o forse solo una scusa, per mostrare senza filtri l'essenza di ciò che siamo.