Fondazione Musica per Roma presenta
Attraverso l’esame dell’attività di due giganti della pittura europea, l’italiano Guido Reni (Bologna 1575-1642) e lo spagnolo Diego Velázquez (Siviglia 1599-Madrid 1660), la lezione vuole ripercorrere l’evoluzione della pittura tra Italia e Spagna nel Seicento. Reni è il protagonista della pittura a Roma già a partire dal secondo decennio del secolo ed è l’esponente di quella scuola definibile come “neorinascimentale” che ribalta radicalmente le premesse del Caravaggio. L’arte, dunque, riflette una felice compresenza di cristianesimo e paganesimo, nel nome della bellezza, supremo ideale estetico. Velázquez, all’opposto, persegue l’affermarsi di quello che può essere legittimamente definito “verismo”, inteso come momento di convergenza dell’arte pittorica verso l’esattezza della nascente scienza moderna e verso la competenza della ricerca tecnica. Non si tratta più del principio caravaggesco del “naturalismo” ma di quello, in parte desunto anche dalla grande letteratura iberica, dell’individuzione nel discorso pittorico della quintessenza del rapporto tra realtà quotidiana e aspirazioni eterne dell’essere umano. Reni sviluppò l’idea di “classicismo”, Velázquez quella di “realismo”. Nello storia e nel confronto tra i due pittori si definisce un capitolo fondamentale della nascita della “modernità” in età barocca.