Orchestra e Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Nicola Luisotti direttore
Cherubini Requiem in re minore
Beethoven Sinfonia n.2
La Sinfonia n.2 di Beethoven è considerata, senza nulla togliere al felicissimo esordio della Prima, la pagina con la quale il sinfonismo del grande genio beethoveniano inizia seriamente a procedere verso le vette future. Siamo ancora lontani dalle rivoluzioni dell'Eroica, ma per la prima volta il Minuetto è sostituito da un più rapido e ironico Scherzo, e l'orchestra è percorsa da una compulsività ritmica inedita, in cui alcuni critici ravvisano le prime preoccupazioni del compositore per l'incipiente sordità. Alla Seconda, Nicola Luisotti, sempre graditissimo ospite delle Stagioni di Santa Cecilia, ha voluto accostare quello che secondo Beethoven era il più grande compositore della sua epoca: Luigi Cherubini. Nato a Firenze, ma dall'età di 24 anni trasferitosi a Parigi, ai tempi di Beethoven fu tra i più acclamati autori per il teatro musicale (sua è la celebre Medea). Ma a metà della sua vita Cherubini smise di comporre per dedicarsi alla botanica e alla pittura. Fu solo in un secondo tempo che si riaccostò alla composizione, prediligendo la musica sacra. Il suo magnifico Requiem in re minore, per coro di voci maschili e orchestra, è del 1836. Peccato che Beethoven, scomparso 9 anni prima, non lo ascoltò mai.