“Cervelli amorali. Un omicidio premeditato può essere involontario?”

Domenica 14 Dicembre 2008
h. 11:00
“Cervelli amorali. Un omicidio premeditato può essere involontario?”

Un progetto teatrale a cura di Fondazione Sigma-Tau in coproduzione con Fondazione Musica per Roma

Se la presenza di una lesione o di una condizione patologica del cervello altera il comportamento al punto da determinare atti criminosi, penalmente rilevanti, ebbene, fino a che punto si possono assolvere, su basi mediche, quei comportamenti penalmente rilevanti dovuti a queste condizioni?
Il caso di un omicida canadese, che percorse una ventina di chilometri e quindi uccise il suocero ferendo gravemente la suocera, ma che fu assolto in quanto i medici dimostrarono che l’atto del reato era stato compiuto in condizione di sonnambulismo, propone una serie di temi e argomenti che illustrano le complesse relazioni che si stanno prefigurando fra neuroscienze, etica e legge. Poiché non sono rari i casi in cui le perizie mediche evidenziano danni neurologici in soggetti che hanno compiuto crimini particolarmente efferati.
E’ ragionevole, o piuttosto, pericolosa l’aspettativa che si sta diffondendo nell’ambito di alcuni sistemi penali, come quello statunitense, di prefigurare un’utilizzazione anche a scopi preventivi delle scansioni del cervello mediante le sempre più avanzate e diffuse tecnologie di brain imaging?”