Carlos Ruiz Zafón

Giovedì 08 Marzo 2012
h. 21:00
Carlos Ruiz Zafón

Una produzione Fondazione Musica per Roma

I libri non solo racchiudono storie misteriose e avvincenti ma sono spesso essi stessi oggetto di narrazioni, cuore di intrighi che affascinano i lettori. Carlos Ruiz Zafón è lo scrittore contemporaneo che ben conosce e applica l’idea che niente è avvincente come i libri. L’ombra del vento inaugurava dieci anni fa (uscì in sordina per poi arrivare a otto milione di copie) la trilogia dedicata al “Cimitero dei Libri Dimenticati”, il secondo tassello fu Il gioco dell’angelo (2008) ed ora ecco arrivare Il prigioniero del cielo. Storie di libri, librai e scrittori in una Barcellona del secondo dopoguerra (si comincia dal 1945 e si arriva al 1957), offesa dal franchismo, gotica e decadente, spesso piovosa. Il luogo da cui si originano storie e misteri è sempre la libreria dei Sampere, dove il padre fa adottare al giovane figlio Daniel un libro per tutta la vita, L’ombra del vento di Julian Carax. Ora ne Il prigioniero del cielo un misterioso acquirente compra un’edizione rarissima de Il conte di Montecristo lasciandola a Daniel perché la consegni al suo amico Fermin, la dedica inquietante mette in moto la curiosità del giovane libraio e gli eventi ben presto si riallacciano a fatti luttuosi del passato. Per la prima volta, nella conversazione a Libri Come, Ruiz Zafón racconta come i libri scrivono altri libri, come lui scrive i suoi.