Ben venga Maggio

Giovedì 01 Maggio 2008
h. 21:00
Ben venga Maggio

Fondazione Musica per Roma presenta

Lo spettacolo costruito da Ambrogio Sparagna per l’Orchestra Popolare Italiana raccoglie una serie di canti sociali di lavoro appartenenti a varie regioni italiane. Sono canti eseguiti sia per accompagnamento di attività lavorative che brani che raccontano la condizione del lavoro. Nello spettacolo è prevista la partecipazione di alcuni musicisti ospiti fra cui Giovanna Marini, Fausto Amodei e alcuni importanti testimoni della tradizione popolare come la Famiglia Casagrande di Padule (Perugia), interpreti dell’antico stile del canto di mietitura, e il quintetto vocale sardo Actores Alidos che proporrà anche un omaggio a Peppino Marotto.
Ambrogio Sparagna ha selezionato una serie di brani fra cui si segnalano alcuni legati alla condizione del lavoro come fimmine fimmine, tipicio del repertorio delle lavoratrici salentine del tabacco; i canti di risaia Addio morettin ti lascio e Saluteremo il signor padrone; i canti del lavoro in miniera come la siciliana Canto della zolfara o sulla condizione di sfruttamento del lavoro contadino come il toscano E battan l’otto, i laziali So stato a lavorà a Montesicuro, Tutti c’hanno qualche cosa, l’umbro Lavoro tra li peculi e li cani e i siciliani Zappaturi e Sant’Aita. Nello spettacolo sono presenti anche brani tipici delle antiche feste di Maggio come l’ esempio di un Maggio toscano nella versione raccolta da Caterina Bueno. La memoria di un Primo maggio drammatico di lotta è quella raccontato nel canto siciliano composto da Ignazio Buttitta Portella della Ginestra. Mimmo Epifani interpreta uno dei brani più ‘famosi’ di Matteo Salvatore Padrone mio. Lo spettacolo propone, inoltre, un omaggio a Rocco Scotellaro offrendo alcune sue poesie legate ai temi della lotta per l’acquisizione delle terre musicate da Sparagna (Noi non ci bagneremo, Passaggio alla città, Sempre nuova è l’alba).