Fondazione Musica per Roma in coproduzione con Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Cento anni fa, a partire dalla Prima Guerra Mondiale la tecnologia si scatena. L'aereo, la radio, la lampadina, il telefono, la macchina scrivere e tutto ciò che è elemento meccanico, elettrico o immagine in movimento viene abbracciato come "moderno" e causa di mutamenti antropologici dal futuro imprevedibile. Ballet Mécanique film di Fernand Léger tra le prime opere concepite come arte "multimediale" (1924 ) in un fecondo rapporto dialettico tra visione e musica è considerata tra le più affascinanti realizzazioni di arte cubista.
Per la prima volta in Italia vengono presentate le due versioni più prestigiose: la versione originale con la musica di George Antheil e quella contemporanea del musicista inglese Michael Nyman con un organico strumentale non usuale, se non altro per la presenza in sala di due aerei Blackshape (con rispettivi piloti). La serata continua con le musiche di Steve Reich legate alle drammatiche sequenze dell'esplosione del dirigibile Zeppelin “Hindenburg”, indimenticabile immagine del fallimento di una tecnologia inarrestabile. Sempre del compositore newyorkese l'ascolto in prima italiana del recentissimo “RadioRewrite” (ancora tecnologia), omaggio di un maestro, attraverso la rilettura minimal di due canzoni, al gruppo rock inglese dei Radiohead.

Si ringrazia la Blackshape Spa di Monopoli per la fornitura degli aerei Blackshape Prime