Anna Oxa arriva il 27 maggio all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone con uno spettacolo irripetibile, lo spettacolo dell’acqua, lo spettacolo della voce che non passa due volte nello stesso canto. L’artista salirà sul palco non provenendo se non da sé stessa, seguendo il percorso naturale della necessità del canto. Come un pugno di terra per un solo seme, un solo seme per un solo germoglio, così l’artista ha un solo canto per una sola canzone e un solo spettacolo per una sola serata.
Le canzoni non sono repertorio, sono urgenza sorgiva. Come se prima non ci fossero mai state nè più ci saranno dopo che sono scorse. Non c’è impostazione, l’artista si disimposta ossia inizia da zero, che è l’unico vero, autentico inizio, l’inizio del canto, il primo movimento del canto appena sorto. Una sorgente purezza, appunto. E il canto crea il qui e ora, il luogo e il tempo. Crea smarrimenti e decisioni dell’acqua, del canto, e pendenze e dislivelli e cambi di direzione, e anche ostacoli che affronta per procedere, e anse e mulinelli e salti e rapide e cascate, e anche il corso ampio e disteso. E tutto nasce da una goccia, da una nota d’acqua, da una vita nasce Anna Oxa con “Voce sorgente”.