Cristiano De André, non solo cantautore ma abile polistrumentista, è l'unico vero erede del patrimonio musicale deandreiano. Sul palco l'artista porta il meglio del repertorio finora affrontato, accompagnato dagli insperabili musicisti Osvaldo di Dio alle chitarre e Davide Pezzin al basso. Alle tastiere torna Luciano Luisi, che arrangiò i primi due volumi, e alla batteria arriva Ivano Zanotti.