Una produzione Fondazione Musica per Roma
“Posso anche smettere di fare teatro, ma non smetterò mai di scrivere. Qualunque attività io pratichi, parte tutto da lì: è un livello mentale, il pensiero che si muove”. Così diceva qualche anno fa in un’intervista Alessandro Bergonzoni, in tournée con il suo ultimo spettacolo, Urge, che al pubblico di Libri come offrirà un intervento inedito pensato intorno ai Come della parola. Filologia, etimologia del Come. Come l’artista. Come la scrittura. Come parlare, perché “le parole fanno quello che gli pare di noi” e diventa allora importante saper stare in relazione con esse. Ascoltarle. Domarle. Piegarle. E chiedersi Come usarle tutti i giorni. E, a maggior ragione, se per lavoro parli in pubblico, devi chiederti Come parlare, qual è l’etica della parola, come e di cosa deve parlare l’artista in questi anni, in questi luoghi. Il rapporto con l’attualità, con la comicità, che può e deve andare oltre alla satira: “Il mio problema è che l’ironia è diventata una siepe dove dietro uno fa le porcate. Noi non vogliamo delle battute, vogliamo delle cose profondamente vere e poi delle cose profondamente comiche. L’ironia ha tolto la febbre dalla fronte e noi non abbiamo più termometri”.